Abbiamo l'onore di avere ospite sul Blog la scrittrice del libro " Il Gioco del Ponte"raccontato ai ragazzi,un libro dedicato ai ragazzi e a tutti coloro che vogliono imparare la caratteristica manifestazione pisana attraverso un linguaggio semplice e divertente,.l'autrice Valeria Tognotti con le illustrazioni di Giulio Peranzoni, in collaborazione con la magistratura dei Dragoni e con l'associazione Sum Felix ,editore Felici ,presenterà il libro Domenica 23 ottobre alle ore 18 presso la Stazione Leopolda di Pisa.
Nome?
Valeria
Cognome?
Cognome?
Tognotti
La tua storia come scrittrice?
La tua storia come scrittrice?
Ho la passione per
la scrittura da quando ero piccola, ma a livello professionale soltanto da
qualche anno ho iniziato a collaborare con alcune case editrici come redattrice
di testi e come ghost writer. Ho una mia rubrica sulla rivista “Bambino” sarai
tu! che si occupa di bambini e del mondo naturale e ho pubblicato poesie e
haiku, composizioni giapponesi.
Che tipo di scrittrice sei? Ti è difficile esserlo?
Credo di essere piuttosto emozionale, nel senso che
qualsiasi cosa tratti cerco sempre di ancorarlo alle passioni suscitate. Non
risulta difficile, ma sicuramente impegnativo perché alla fine si tratta di un
coinvolgimento completo.
Come mai scrivere un libro sul Gioco del Ponte?
Come mai scrivere un libro sul Gioco del Ponte?
In quanto scrittrice
sono stata contattata da un’associazione culturale legata al Gioco. Ci siamo
resi conto che nonostante ci fossero opere scritte dal 1700, mancavano testi indirizzati ai bambini che
spiegassero in maniera semplice il significato della manifestazione.
Com’è nata l’idea, qual è stata la molla che l’ha spinta ad indagare sul mondo del Gioco del Ponte e quali sono stati gli strumenti di cui s’è maggiormente avvalsa?
Com’è nata l’idea, qual è stata la molla che l’ha spinta ad indagare sul mondo del Gioco del Ponte e quali sono stati gli strumenti di cui s’è maggiormente avvalsa?
Il progetto è nato
dunque dalla volontà di coprire un’importante falla editoriale. La molla
dell’infanzia è stato un forte movente, l’idea di parlare ai più piccoli con un
linguaggio comprensibile e divertente mi ha stimolato a indagare ancora più a
fondo nel Gioco per riportare alla luce i tesori nascosti. Mi occupo di
infanzia come educatrice da molti anni e la passione della scrittura si è unita
alla responsabilità pedagogica.
Ciò non sarebbe
stato possibile senza l’importante riferimento bibliografico delle opere del
Prof. Alberto Zampieri, di Paolo Gianfaldoni e Virgilio Salvestrini e senza la
competenza storico tecnica di esperti ed appassionati del Gioco come Vito
Ardito che hanno contribuito con le loro conoscenze.
Quali sono i problemi e le responsabilità di scrivere su persone reali?
Quali sono i problemi e le responsabilità di scrivere su persone reali?
Una rievocazione storica così importante richiede rispetto,
obiettività su fatti e persone e attendibilità storica. Spesso le fonti sono
confuse o intessute di leggende, riuscire a orientarsi cercando di avvicinarsi
quanto più possibile alla verità è la responsabilità maggiore.
Questo libro verrà distribuito nelle scuole di Pisa per riscoprire le radici
della cultura e delle tradizioni di Pisa?
Abbiamo programmato
insieme a Felici Editore un percorso didattico per le scuole di Pisa e non
solo, per avvicinare i bambini alla storia del Gioco con un approccio
prevalentemente ludico, secondo il motto: “Giocando s’impara!”.
Chi è stato da ispiratore del libro?
Più che un ispiratore è stato il connubio di
idee a creare l’ispirazione: la volontà di dare nuova vita ai valori del Gioco
e la mia esperienza nella comunicazione infantile hanno portato allo sviluppo
di un libro di diversa concezione Chi è stato da ispiratore del libro?
Qualcuno ci definisce buffoni esaltati...te che parere ti sei fatta di chi suda,e sia allena tutto l'anno per la battaglia finale di giugno?
Chi percepisce il
Gioco facendo riferimento solo al momento dello scontro al carrello potrebbe farsi
condizionare da un’ intuizione superficiale. Avvicinandoci soltanto un po’ di
più e conoscendo anche tutta la realtà che sta dietro al Gioco si può realmente
comprendere ciò che spinge questi uomini, e non solo i combattenti, ma i
componenti tutti della manifestazione, dalle cariche civili a quelle militari,
alle tifoserie, a perseverare con impegno e grande fatica nel protrarre la manifestazione
nel tempo.
C’è il senso si
appartenenza alla città, la comunione con il resto della cittadinanza, il
sentirsi partecipi nella conservazione di un bene culturale quale va percepito
il Gioco del Ponte. Chi spinge e suda lotta per questo. Lo sforzo non è fisico
soltanto, è uno sforzo d’animo che non si esaurisce al momento della palestra o
della competizione, ma si amplia alle
attività socio culturali favorite nei quartieri dalle diverse Magistrature, che
tendono al miglioramento di tutta la collettività. Inoltre il Gioco porta con sé
una magia che rende impossibile non appassionarsi una volta conosciuto. Ma
questa non può essere spiegata, va solo vissuta.
Qual è il segreto di questo libro?
Il libro è scritto
sotto forma di racconto avventuroso, per cui ci si appassiona alle vicende del
popolo pisano come fosse l’eroe di un romanzo e allo stesso tempo si può
imparare la storia e la tecnica del Gioco. In questo senso è anche una chiave
di lettura per accedere agli approfondimenti più tecnici e specifici delle
opere precedentemente scritte.
Che prototipo di lettore e di acquirente aveva in mente mentre scriveva
questo libro?
Nasce per i ragazzi,
ma è adatto a tutti coloro che vogliono saperne di più leggendo qualcosa di
semplice e chiaro. Per cui anche gli adulti possono trovarlo avvincente e istruttivo.
Inoltre i bambini di età prescolare potranno divertirsi con le colorate
illustrazioni di Giulio Peranzoni.
Una sua proposta per migliorare il gioco del ponte nel futuro?
Una cosa che ancora manca
al Gioco è la locazione di ogni sede militare e civile di Magistratura nel
quartiere di rappresentanza per far sì che gli abitanti possano essere
coinvolti direttamente nelle attività della squadra mantenendo vivo la spirito
di Gioco anche durante l’anno.
La sua magistratura del cuore?
Non sono legata ad una Magistratura in particolare, ma simpatizzo per la
Parte di Mezzogiorno che fa riferimento all’area geografica dalla quale
provengo.
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